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La porta dell'oriente

turchia 2025

Abbiamo girato anche senza meta per le vie della città, finendo a bere tè, fumare la shisa e ballare per le vie con sconosciuti.
Abbiamo visitato la basilica di Santa Sofia, la moschea blu
Abbiamo pranzato in un parco coltivato da tantissimi tulipani dove i locali vanno a fare il Pic nic
Abbiamo ammirato la città illuminata dal ponte di galata con la torre da farci da guardia
Abbiamo sognato questo viaggio e domani inizieremo il a scoprirlo

Stiamo solcando pavimenti che hanno visto Imperatori, grandi conquistatori e persone comuni, ma alla fine il sangue la distrusse.
Siamo a Efeso!
l'immaginazione corre come quando ero bambino, con i resti dei palazzi e delle case, ti medesimi in un cittadino romano che li viveva la sua quotidianità e ti rendi conto, che sotto alcuni aspetti, la vita era simile.
Il sole sta calando, la folla diminuisce, noi ci incamminiamo verso l'uscita, abbiamo un viaggio in treno verso est che ci aspetta

Con i piedi nudi camminiamo in un sottile strato di acqua calcarea che nel tempo ha coperto parte della valle rendendo tutto bianco. Il contrasto con le coltivazioni a valle, gli alberi della macchia mediterranea e sullo sfondo le rovine di Hierapolis rendono tutto suggestivo.
A Pamukkale vi era un insediamento romano che è resistito per secoli fino a quando il terremoto lo distrusse e venne abbandonato.
La terra che solchiamo, i muri che tocchiamo, i bassi rilievi che ammiriamo hanno visto uomini e donne per secoli e secoli, quello che per noi adesso è un mosaico a terra per qualcuno era Casa.

A Istanbul la terra trema, noi lo veniamo a sapere dai messaggi dei cari che ci chiedono come stiamo, ma per fortuna siamo a sud, nella terra del popolo Licio.
I Lici furono un popolo indoeuropeo che occupava queste terre già da due millenni prima della nascita di Cristo, oggi qui c'è un cammino lungo la costa per 500km. Noi abbiamo fatto solo le prime due tappe, dove ci siamo persi ad ammirare gli scorci sulle baie, a fotografare montagne erose da secoli di pioggia scoprendo colori delle pietre incredibili, ma soprattutto camminare ascoltando la natura che continua la sua vita e ti fa capire che devi portare rispetto perché quella è la loro casa

Sono le 2 di notte, la città vecchia sta dormendo, ci sono ancora alcuni chioschi che stanno finendo le pulizie, i taxi sono le uniche auto a correre tra le vie che poche ore prima erano intasate dal traffico.
Noi ci godiamo i posti più suggestivi senza turismo, sopra la cupola della moschea blu uno stormo di gabbiani sembra che danzi, le vie senza turisti ci permettono di ammirare l'architettura di alcuni edifici che durante il giorno, per colpa della frenesia, ci eravamo persi.
La giornata di ieri è stata una giornata al mare dove abbiamo scoperto per caso un angolo stupendo sugli scogli, l'abbiamo scalato e ci siamo tuffati per un bagno in un'acqua cristallina, abbiamo fatto conoscenza con due gatti che ci sono venuti a trovare e si sono messi con noi sugli asciugamani senza essere stati invitati ma pronti a farsi coccolare.
Mentre camminiamo senza una meta ricordiamo questi momenti e molti altri che ci hanno fatto incantare, sbalordire ma soprattutto ridere.
Lasciamo questo Paese e un popolo, aperto verso il resto del mondo e pronti ad aiutarti con la loro cordialità.

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