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La terra dai mille colori

Marocco 2023

Le scale non sono regolari, così strette che a volte una persona sola fa fatica a passare, attraversiamo la pelletteria che si sviluppa su tre livelli e con la menta sotto il naso ci affacciamo dalla terrazza e finalmente sono lì davanti a noi le famose concerie.
L'odore è forte, la menta atutisce come il nostro stupore per qualche istante ci fa dimenticare la puzza, erano giorni che aspettavamo questo momento!
Siamo a Fez, nella sua Medina, il centro storico della città con l università più antica del mondo, i suoi vicoli stretti e in continuo sali e scendi. Qui è facile perdersi di proposito, in quanto la loro costruzione nasce per l auto difesa.
Stiamo girando la città un po velocemente, tra qualche ora saremo in treno per andare sentire I profumi di Marakes

Gli uomini lavorano solo fino alle prime ore del pomeriggio, si lavora con i guanti e gli stivali di plastica perché in alcuni processi si usa il guano e la calce viva.
L'odore è forte, la menta sotto il naso li nasconde in parte.
È un arte ma anche uno dei lavori più pesanti in marocco che dopo secoli è arrivata fino ad oggi.

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Suonano gli artisti di strada e la gente intorno a loro balla, i chioschi del cibo sono montanti da poco ma i profumi dei fornelli ti avvolgono mentre il cameriere cerca di convincerti a sedersi da loro in un mix di lingue.
Siamo in piazza a Marakech e stiamo andando a cena, abbiamo visitato giardini, palazzi reali, scuole ma soprattutto ci siamo persi nei vicoli del such a trattare con i mercanti che cercano di guadagnarci il doppio mentre i motorini sfrecciano in mezzo alla gente e ai carretti tirati dagli asini.
Per fortuna abbiamo finito il pomeriggio a farci massaggiare in un hammam tipico per recupare un po di forze visto che domani si parte verso il deserto e il mondo Berbero.

Di acqua ne scorre poca nel fiume Asif Ounilla, lo attraversiamo passando su alcuni massi ed eccola lì davanti a noi la grande aitbenhaddou, una città roccaforte con un millennio di storia alle spalle, era un punto obbligato di passaggio per i commercianti che arrivavano dal Sahara con direzione Marakech.
Nei vicoli che oggi noi stiamo scalando, perché la città si colloca sul fianco di una collina, una volta si scambiavano gli schiavi, che arrivavano dopo 52 giorni di cammino nel deserto, con il sale che veniva prelevato da una miniera vicino.
La vista dall'alto è unica e ne vale la scalata sotto il sole.
Il tempo non è mai abbastanza per vivere a pieno questi posti ma ad Ait Ben Haddou la storia si fa subito sentire e ti travolge

Il silenzio ci avvolge, il sole ormai basso ci indica la strada verso il campo tendato mentre il cammello ci dondola con il suo passo elegante. Stiamo attraversando il Sahara con le sue dune dorate mentre il tramonto si avvicina.
La mattinata era iniziata con la visita ai tappetai berberi nelle montagne vicine dove si apprezzano i loro tessuti, il loro the alla menta nei bicchierini di vetro decorati e la visita alla gola del todra che ci regala l'amicizia di caro asinello.
La strada fino a qui è stata tanta ma l'inizio dell ultimo giorno dell'anno ci sta lasciando stupefatti, chissà cosa ci porterà la notte.

Si sente il torrente scorrere, gli uccelli rubano le poche briciole che trovano mentre la città riflette i suoi colori all'orizzonte.
Siamo a chefchaouen, detta anche la città blu, stiamo pranzando e ci godiamo una vista stupenda mentre le nostre gambe riposano, stanche dai chilometri fatti in città tra i sali e scendi e delle ore fatte a ballare intorno al fuoco di capodanno.
Il deserto l'abbiamo salutato guardando sorgere il sole in quad e scaldandoci vicino a un piccolo fuoco, la nottata ci ha lasciato tante emozioni oltre che un freddo incredibile.
Il giorno seguente ci siamo avventurati alla scoperta di questa città stupenda, con la sua roccaforte a fargli da guardia e i vicoli dipinti di blu.
Siamo alle ultime ore in questo Paese molto vario, con una cultura millenaria da rispettare e riscoprire, è uno squarcio dell'Africa a me completamente nuovo sotto molti aspetti ma uguale in tantissimi altri ai posti meravigliosi che questo continente mi ha fatto fino ad ora scoprire.

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